Sono quello che indosso
Pioniera del cool hunting in Italia e designer con oltre vent'anni di esperienza nel mondo della moda e del cinema, ho affinato la mia arte tra le aule del prestigioso Polimoda e nel mio Atelier, dove ho creato per sette anni collezioni di abiti da sposa caratterizzate da un'impronta sartoriale moderna e non convenzionale.
Oggi, guidata dalla filosofia giapponese wabi-sabi e da una profonda consapevolezza ambientale, ho dato vita a un progetto di upcycling incentrato sui capispalla vintage. La mia missione è trasformare blazers e giacche d'epoca in capi empowerment, veri manifesti indossabili; ogni creazione racconta una storia di trasformazione e imperfetta bellezza, io dò loro una seconda vita attraverso un processo creativo che unisce sostenibilità, artigianalità e design contemporaneo.
Credo fermamente che la moda debba essere non solo circolare, ma anche eticamente responsabile. Ogni mattina, quando scegliamo cosa indossare, non stiamo semplicemente selezionando un capo dall'armadio - stiamo decidendo quale messaggio comunicare al mondo, quali valori rappresentare. I nostri vestiti sono il riflesso di chi siamo, della nostra autenticità e delle nostre convinzioni più profonde.
Il mio lavoro è la testimonianza che la moda può essere allo stesso tempo ricercata, responsabile e portatrice di un messaggio di cambiamento per il nostro Pianeta, dove stile personale ed etica si fondono in perfetta armonia.
"Distruggo per conoscermi, costruisco per sorprendermi, l'importante non è essere, ma trasformarsi"
Franz Kafka -